Rete Cittadinanza Costituzione Legalità

Lezione di Alessandra Facchi e Barbara Stefanelli “Il lungo percorso verso le pari opportunità”, 1 marzo

Gentili docenti,

vi scriviamo per ricordarvi che, per chi volesse, è ancora possibile iscriversi alla lezione Il lungo percorso verso le pari opportunità, che si terrà mercoledì 1 marzo dalle 11 alle 12.30.

Alessandra Facchi e Barbara Stefanelli, filosofa del diritto la prima e condirettrice del Corriere della Sera la seconda, parleranno di parità di genere e diritti delle donne.

La lezione è assolutamente gratuita e avrà luogo dalle 11 alle 12,30, durante l’orario di lezione. Si svolge on line e voi e i ragazzi potrete partecipare collegandovi da scuola e facendo domande tramite la chat della nostra piattaforma streaming. Per chi lo desidera e non risiede troppo distante da Milano, c’è la possibilità di assistere alla lezione in presenza nella sede storica del Corriere della Sera. La nostra sala può ospitare circa 6/8 classi e si trova in via Balzan 3, Milano.

Per partecipare in presenza in sala Buzzati vi preghiamo di rispondere a questa stessa mail indicando il numero di studenti che si intende portare, oltre all’istituto di appartenenza.

Per seguire in streaming bisogna invece iscriversi al seguente link https://www.fondazionecorriere.corriere.it/iniziative/insieme-per-capire-gennaio-maggio-23/prossimi/?app=185913-20230301–391  Qualche giorno prima dell’incontro, riceverete tutte le indicazioni per assistere alla diretta.

In entrambi i casi, la prenotazione avrà validità solo dopo aver ricevuto la nostra conferma.

Mercoledì 1 marzo, ore 11-12.30

Il lungo percorso verso le pari opportunità

Nei paesi occidentali la condizione della donna è passata, negli ultimi cento anni, da una totale subalternità nei confronti dell’uomo (priva di diritti politici, considerata per legge incapace di amministrare senza il consenso del marito, impossibilitata ad esercitare professioni come quelle legali o mediche) ad una posizione di parità nel campo dei diritti civili e politici. Ma nonostante il cammino percorso e le conquiste ottenute, molto resta da fare, tant’è che si può ancora affermare che la prima e forse principale disuguaglianza esistente oggi è quella di genere. Una disuguaglianza più sostanziale che formale che si può misurare nel divario di genere in termini retributivi e pensionistici o nella mancanza di equilibrio di genere nelle posizioni apicali e nei processi decisionali. Inoltre, nessuna conquista appare mai definitiva e oggi diritti che parevano acquisiti vengono rimessi in discussione, mentre in varie parti del mondo la donna vive ancora in condizioni di totale sottomissione.

Alessandra Facchi professoressa ordinaria di Filosofia del diritto e Teorie dei diritti fondamentali all’Università degli Studi di Milano, tra le sue pubblicazioni: Breve storia dei diritti umani. Dai diritti dell’uomo ai diritti delle donne e Libera scelta e libera condizione. Un punto di vista femminista su libertà e diritto

Barbara Stefanelli vicedirettore vicario del Corriere della Sera, ha progettato La27ora, il blog al femminile del Corriere e la sua festa/festival, il Tempo delle Donne.

Nicola Saldutti Corriere della Sera

Cogliamo l’occasione per segnalarvi anche gli incontri successivi del ciclo, fruibili esclusivamente online:

17 marzo, ore 11 – 12.30

  1. Viva la Costituzione

Il 1° gennaio 1948 l’entrata in vigore della Costituzione inaugura per l’Italia l’inizio di una nuova era, ponendo le basi di quella che, nell’articolo 1, viene definita per la prima volta una «Repubblica democratica». Nella definizione dei 139 articoli che la compongono, i padri e le madri costituenti si sono posti l’obiettivo di ridefinire il DNA del nostro Paese dopo l’esperienza del fascismo, della seconda guerra mondiale e della Resistenza. Eppure, se è vero che il testo della Costituzione riconosce nella realizzazione della pari dignità universale e nella tutela dei diritti i propri obiettivi, è altrettanto evidente quanto spesso i suoi principi non trovino applicazione nella vita di tutti i giorni. Rilevando la distanza tra teoria e prassi, Gherardo Colombo rileggerà con i ragazzi il documento fondativo del nostro vivere civile e rifletterà con loro su quale sia la strada da imboccare per costruire una società più giusta.

Gherardo Colombo, ex magistrato e giurista, nel 2007 ha lasciato la professione e da allora si è prodigato nella diffusione dei concetti di legalità e giustizia.

Nicola Saldutti, Corriere della Sera

                Prenotazioni:  https://www.fondazionecorriere.corriere.it/iniziative/insieme-per-capire-gennaio-maggio-23/prossimi/?app=185913-20230317-110000-883

  1. 29 marzo, ore 11 – 12.30

Perché leggere Manzoni oggi (a 150 anni dalla sua morte)

Al Manzoni dobbiamo non solo uno dei primi romanzi in lingua italiana, ma anche l’avvio della soluzione della “questione della lingua”. L’Italia unificata politicamente era ancora divisa in una miriade di dialetti, spesso tra loro lontani e non comunicanti. La scelta di Manzoni di adottare il volgare fiorentino condizionò la politica culturale italiana e il suo lavoro fu fondamentale per la creazione di un’unità linguistica. Per questo i “Promessi Sposi” e l’altro modello di perfezione linguistica, la “Divina Commedia”, divennero testi di studio obbligatori nelle scuole per insegnare alle giovani generazioni di italiani la loro nuova lingua. Oggi queste motivazioni sono ancora valide? In una realtà non più caratterizzata dalla molteplicità dei dialetti ma da una varietà di contaminazioni linguistiche derivanti dalla rete e dai contatti con altre lingue, l’italiano di Manzoni può ancora aiutarci? E poi, i Promessi sposi è un romanzo da cui possiamo ancora imparare qualcosa? È ancora attuale?

Salvatore Silvano Nigro è stato ordinario di Letteratura italiana e si è occupato, tra l’altro, di Dante, di novellistica e predicazione nel Quattrocento e nel Cinquecento, di Alessandro Manzoni, delle avanguardie novecentesche. Il Ministro dei Beni Culturali l’ha nominato Consigliere per le attività culturali della Casa del Manzoni di Milano.

Marcello Fois scrittore, è un autore prolifico, non solo in ambito letterario ma anche nel campo teatrale, radiofonico e della fiction televisiva. Nel 2018 ha pubblicato il saggio Renzo, Lucia e io. Perché, per me, i Promessi Sposi è un romanzo meraviglioso. Negli anni ha ottenuto numerosi riconoscimenti

Paolo Di Stefano Corriere della Sera

Prenotazioni : https://www.fondazionecorriere.corriere.it/iniziative/insieme-per-capire-gennaio-maggio-23/prossimi/?app=185913-20230329-110000-426

Vi inviamo un cordiale saluto e restiamo a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento a questa stessa mail o al numero 02.6282.8027 oppure 02.6282.7590.

Amici di Scuola e Fondazione Corriere della Sera

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