Sono amici Oggi tante polemiche e chiacchiere sugli scafisti, sugli sbarchi, sui salvataggi e i non salvataggi. L’immigrazione sembra diventata un argomento di moda. Per noi da tanti anni è parte della vita della nostra casa. Da quando l’Arsenale della Pace è aperto abbiamo accolto centinaia di migliaia di persone in assoluta gratuità. Per loro abbiamo inventato centri medici, scuole dove grandi e piccoli possono imparare l’italiano, una rete di amici professionisti a disposizione per le pratiche burocratiche, per cercare un alloggio, per trovare un lavoro. Tutto abbiamo fatto con gratuità, con semplicità, con razionalità e soprattutto per amore. Abbiamo fatto quello che la vita ci ha messo davanti e che era necessario. Ci siamo rimboccati le maniche senza girarci dall’altra parte. Per noi i migranti non sono né un problema né una moda. Sono amici.
Ci uniamo con questo canto al dolore della tragedia di Steccato di Cutro e di tutte le tragedie del nostro mar Mediterraneo. Mamma mia (E. Olivero – M. Tabasso) “Mamma mia!”, i bambini gridavano, “Figli miei!”, gridavano i padri, in quel mare terribile, che diceva con il suo boato: “Non salite su quella barca, non sfidatemi questa notte”. Mamma mia, mamma mia, mamma mia, mamma mia. Per il mare noi fuggiamo da un incubo, dove stiamo nessuno ci vuole meglio un mare in tempesta… Ma di là, quella terra promessa non ci vuole, forse il mare questa notte ci accoglierà. Mamma mia, mamma mia, mamma mia, mamma mia. Ora il mare ci ha raccolti e portati in cielo, e chissà se troverà un posto per tutte quelle persone che hanno odiato, che hanno affamato e sfruttato, che hanno fatto fuggire per mare, che non hanno accolto. Mamma mia, mamma mia, mamma mia, mamma mia. |